L'ANALISI
20 Agosto 2020 - 07:20
CREMA (20 agosto 2020) - Un’altra giornata, la quarta, di ricerche nelle campagne attorno a Vergonzana, ma anche tra rogge, canali e lungo il Serio. E soprattutto le acque del canale artificiale Vacchelli, sino a Salvirola, sono state scandagliate nel tardo pomeriggio e nella serata di ieri. Prima i sommozzatori e quindi l’apertura delle paratie, per lasciar defluire e verificare se la corrente potesse restituire il corpo di Sabrina Beccalli. E ancora di notte, con l’aiutato dai droni. Sono alcuni dei passaggi che hanno visto, nelle ultime 24 ore, impegnati circa cento uomini delle squadre dei Vigili del fuoco e della Protezione civile, nelle campagne cremasche. Le operazioni sono state ancora una volta coordinate al campo base, allestito davanti alla chiesa parrocchiale di Vergonzana, a pochi passi da quella strada sterrata in cui la Fiat Panda della 39enne è stata trovata carbonizzata alle 22,30 di sabato, con all’interno il corpo di un cane. Anche ieri, tutte le forze e i mezzi a disposizione: l’elicottero che si è alzato in volo sin dalle prime ore del giorno, per guidare il lavoro delle squadre a terra con i cani molecolari e non solo. In mattinata, le ricerche si sono concentrate sull’area delle rogge che costeggiano le vie del quartiere di San Bernardino, ma senza risultati. Nel pomeriggio, invece, il raggio si è sempre più ampliato, dirottando anche alcuni dei volontari della Protezione civile nei campi di granoturco. Tutti alla ricerca della verità sulla sorte di Sabrina, avvolta da un mistero tale, da sconvolgere tanto la piccola comunità di Vergonzana, quanto l’intera città di Crema.
L’ultima traccia di Sabrina Beccalli è in un messaggio WhatsApp da lei inviato ad un’amica verso le 4 del mattino di Ferragosto, poco prima di uscire di casa per incontrare, si ipotizza, il 45enne Alessandro Pasini, fermato perché accusato di aver ucciso la donna con cui aveva una frequentazione amicale e di aver nascosto il cadavere. Nelle indagini della Procura di Cremona e dei carabinieri, si punta a capire come e perché l’uomo, tossicodipendente e con precedenti per spaccio di droga, rapina e resistenza, abbia ucciso la donna. L’omicidio non pare legato a motivi sentimentali e si vaglia, tra le ipotesi, l’uso di stupefacenti.
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