L'ANALISI
CORONAVIRUS. LA RIPARTENZA
01 Agosto 2020 - 07:35
CREMONA (1 agosto 2020) - Il dolore che non passa, la rabbia che scava dentro e tanta voglia di avere giustizia: sono animati da questi sentimenti i parenti delle vittime del Covid-19 che hanno intrapreso le vie legali per cercare di ricostruire i fatti che hanno portato alla morte dei loro cari e accertare eventuali responsabilità. In provincia di Cremona sono dieci i cremonesi che hanno aderito al Comitato «Noi denunceremo - Verità e giustizia per le vittime del Covid-19» sorto alla fine di marzo prima come gruppo Facebook (conta 60 mila iscritti) poi ufficialmente come associazione per offrire tutela legale. Le denunce depositate presso la Procura di Bergamo durante i primi due «denuncia-day», tra giugno e luglio, sono 200 ed altre 100 saranno consegnate a settembre. Tra queste figurano anche quelle dei familiari di cremonesi deceduti in ospedali e Rsa del territorio, ma anche in strutture fuori provincia, dove erano stati trasferiti addirittura all’insaputa dei famigliari. Altre quattro sono invece le denunce riferibili a persone residenti non nel cremonese, ma che sono stati ricoverati tra Cremona e Crema, o che in particolare erano fra gli ospiti delle residenze socio sanitarie più colpite dal morbo. Numeri, quelli cremonesi, «destinati ad aumentare», fanno sapere dal Comitato, perché almeno un’altra decina di esposti sono in lavorazione e saranno formalmente tradotti in querela nei prossimi giorni.
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