L'ANALISI
29 Luglio 2020 - 08:50
CAORSO (29 luglio 2020) - Nei primi giorni di agosto ricominceranno le operazioni di trasferimento delle scorie nucleari in Slovacchia e si tratterà del secondo viaggio, dopo quello di fine gennaio e la successiva interruzione causata dalla pandemia. Ma nel frattempo Sogin, la società governativa che gestisce la dismissione in Italia, ha consegnato all’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) il nuovo piano d’azione firmato dall’amministratore delegato Emanuele Fontani. Che prevede 2,3 miliardi di euro di investimenti nei prossimi 15 anni, di cui ben 350 milioni destinati allo smantellamento di ‘Arturo’ (entro il 2031) e alla messa in sicurezza delle sue scorie. Cifre da capogiro, che fanno capire quanto la partita del nucleare in realtà sia ancora aperta.
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