L'ANALISI
26 Luglio 2020 - 08:01
CREMONA (26 luglio 2020) - Un «tesoretto» complessivo di 4 milioni 861 mila euro. A tanto ammontano i fondi diretti versati a favore di Asst Cremona e Asst Crema raccolti durante la pandemia. Per l’Ospedale Maggiore di Cremona e Oglio Po di Casalmaggiore sono arrivati 3 milioni e 205 mila euro; a Crema 1 milione 656 mila euro. Già a marzo, la proverbiale generosità di cremonesi e cremaschi si era messa in moto, riuscendo a dare un grande contributo nella lotta al Covid: con quei soldi sono stati acquistati ventilatori polmonari e refrigeratori, monitor e letti, sistemati impianti delle terapie intensive e dotati i reparti di macchinari per effettuare radiografie ai letti dei pazienti. Per non parlare dei dispositivi di protezione personale. Mentre a Crema i fondi sono stati quasi tutti utilizzati (restano in cassa 55 mila euro), a Cremona ancora oggi si stanno usando quei soldi per acquistare altre strumentazioni sanitarie. Il tema delle donazioni agli ospedali è stato sollevato dalla consigliera regionale Elisabetta Strada, del gruppo Lombardi civici europeisti, che attraverso un’interrogazione in consiglio ha chiesto la mappatura dei fondi arrivati ad ogni azienda ospedaliera lombarda durante l’emergenza sanitaria. Con un duplice obiettivo: trasparenza sull’utilizzo di denaro donato dai cittadini e celerità nell’investire quei soldi entro ottobre, o comunque entro l’autunno, quando si teme un ritorno del virus.
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