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CORONAVIRUS. LA RIPARTENZA

Il test della Croce Rossa. Uno su 4 dice no

Proposto a 800 cremonesi. Il 23% delle telefonate con esito negativo. Prevede il prelievo del sangue e un questionario preparato dall’Istat

Daniele Duchi

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11 Luglio 2020 - 06:51

Il test della Croce Rossa. Uno su 4 dice no

CREMONA (11 luglio 2020) - Sono 800 i cremonesi contattati dalla Croce Rossa Italiana per partecipare all’indagine epidemiologica avviata il 25 maggio dal Ministero della Salute e da Istat per capire quante persone nel nostro Paese abbiano sviluppato gli anticorpi al nuovo Coronavirus, anche in assenza di sintomi. Solo il 38% ha risposto subito sì e ha accettato di prendere appuntamento per effettuare il test sierologico. Mentre il 23% delle telefonate ha avuto esito negativo. Ma tra queste vanno annoverate anche le persone decedute o i malati gravi. È quanto emerge dai dati rilasciati dal comitato regionale con sede a Milano che sta coordinando l’attività in Lombardia. Sul territorio cremonese le telefonate sono terminate: l’elenco dei nominativi selezionati a campione è esaurito, ma restano da effettuare i re-call degli indecisi e di chi non ha risposto alla prima telefonata che rappresentano il 39% dei cremonesi coinvolti: in base alle procedure, saranno ricontattati fino ad un massimo di 10 volte finché non risponderanno. Su questa percentuale pesa la diffidenza: molti infatti non rispondono allo squillo pensando ad attività di telemarketing, come denunciato dalla stessa Croce Rossa che più di una volta, attraverso i vertici nazionali, ha rilevato la criticità, lanciando un appello a partecipare. Una richiesta rinnovata ora dalla presidente del Comitato Regionale Lombardia, Sabina Liebschner.

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