L'ANALISI
26 Giugno 2020 - 06:32
Maurizio Ferraroni e l'azienda di mangimi
CREMONA (26 giugno 2020) - La zootecnia è stata duramente colpita dai mesi di lockdown, ma al contempo ha saputo far emergere giorno dopo giorno la propria capacità di resilienza, riuscendo a mantenere inalterata la risposta alle necessità che arrivavano dal mercato. Grazie anche ad una filiera che ha retto l’urto, a partire dall’industria mangimistica. In quest’ultimo ambito, tra le aziende che hanno resistito alla tempesta perfetta del Covid-19 c’è Ferraroni Mangimi Spa. Sede nel comune di Bonemerse, 70 dipendenti, la Ferraroni è riuscita a soddisfare il fabbisogno dei propri clienti. Anche di allevamenti e aziende agricole situati tra Codogno e Lodi, trasformati in una notte in zona rossa. «Grazie ai nostri autisti e allo staff dell’ufficio siamo riusciti ad arrivare anche là, garantendo così il necessario rifornimento alle aziende - spiega il presidente Maurizio Ferraroni -. Come ho scritto ai nostri allevatori, esprimendo la nostra solidarietà e vicinanza, anche noi siamo stati colpiti dall’emergenza e la nostra organizzazione è stata messa a dura prova. Molti dei nostri dipendenti si sono ammalati, alcuni anche gravemente, ma fortunatamente tutti sono guariti. C’è stato un momento che se fosse mancata anche una sola persona dello staff avremmo rischiato di non potere garantire uno dei tre turni sui quali è impostato il lavoro».
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