L'ANALISI
14 Giugno 2020 - 07:58
Studenti davanti ai tabelloni in una foto d'archivio
CREMONA (14 giugno 2020) - La trepidazione prima dell’uscita dei tabelloni, la ressa davanti ai voti in cerca del proprio nome, la telefonata a mamma e papà per raccontare in diretta la pagella di fine anno: scene che si sarebbero dovute svolgere in questi giorni nei corridoi o androni delle scuole. Nulla di tutto questo: bacheche vuote, silenzio, la pandemia ha rubato alla scuola anche le grida di gioia, le lacrime, la delusione degli studenti davanti ai tabelloni. Il ministro Lucia Azzolina ha deciso — dopo tante e troppe indicazioni contraddittorie susseguitesi di giorno in giorno se non di ora in ora — che gli esiti di fine d’anno fossero affidati solo al registro elettronico, nessuna pubblicazione, tanto meno online, come due settimane fa annunciato dallo stesso ministero. Nessun voto online e il divieto assoluto di comunicarli via social. La comunicazione della pagella è andata ad ogni singolo studente, mentre nella zona visibile all’intera classe è stato pubblicato l’elenco degli ammessi. Quest’anno tutti gli studenti saranno ammessi, anche in presenza di insufficienze. Solo chi non aveva dati di valutazione e con assenze diffuse e frequenti già dal primo quadrimestre è stato bocciato.
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