L'ANALISI
06 Giugno 2020 - 06:13
CREMONA (6 giugno 2020) - La provincia di Cremona, ferita al cuore dalla tragedia Covid, reclama l’aiuto della Regione e chiede di riscuotere il credito maturato negli anni vissuti da Cenerentola. I vertici delle categorie economiche del territorio, riuniti ieri a CremonaFiere, si sono rivolti al presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi, con un appello dai toni chiari e netti: «Cremona merita un ruolo da protagonista e questo è il momento per ridurre il gap con quei territori che, fino ad oggi, hanno ottenuto di più». Parole del presidente della Camera di Commercio, Gian Domenico Auricchio, che ha portato a sintesi le richieste snocciolate dai delegati di associazioni, sindacati e realtà del Terzo settore che hanno partecipato alla penultima tappa del tour istituzionale #RipartiLombardia. Tradotto: dei 3 miliardi di euro stanziati dalla Regione per il piano di rilancio post-Covid, alla provincia di Cremona non possono spettare soltanto spiccioli.
Il presidente Fermi ha registrato «l’urgenza di investire sulle infrastrutture che il territorio chiede da tempo, in particolare la Cremona-Mantova, il raddoppio della Paullese e i collegamenti ferroviari», ha colto quanto siano necessari «il mantenimento e il potenziamento delle fiere territoriali, il sostegno all’innovazione tecnologica, la messa in circolo immediata di liquidità per favorire gli investimenti» e si è detto pronto a farsi carico della «richiesta di maggiore attenzione da parte delle istituzioni regionali» in quanto «Cremona chiede di non essere considerata semplicemente una città della Bassa, ma un centro e un territorio di eccellenza in molti settori economici e produttivi». Entro fine mese la Regione, dopo aver catalogato ed esaminato i desiderata di tutte le province lombarde, stilerà la lista delle priorità. Con l’auspicio che a Cremona venga riservato un posto d’onore.
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