L'ANALISI
06 Giugno 2020 - 06:19
CREMONA (6 giugno 2020) - Gli italiani sono gelosi dei loro dati e neppure l’emergenza Covid-19 e la necessità di tracciare i contatti li fa desistere all’endemica allergia a sentirsi sotto controllo. La App Immuni, deputata a tracciare i movimenti dei cittadini nella Fase 3 e alla vigilia delle vacanze estive, è ormai disponibile. Il lungo parto che ha portato all’individuazione dell’applicazione più sicura per la tutela delle privacy con tanto di bollino del Ministero della Salute non è bastato a tranquillizzare gli italiani se il 30% dichiara che «per nulla» o «poco probabilmente» scaricherà l’App, preoccupato di un eccessivo controllo da parte dello strumento; sentendosi cioè limitato nella propria libertà individuale. E se un altro 30% è in mezzo al guado, solo il 40% si dichiara sufficientemente propenso ad affidarsi a una App di tracciamento.Sono questi alcuni dei dati emersi dalla ricerca sull’impatto psicologico dell’emergenza Covid-19, condotta dal centro di ricerca EngageMinds HUB dell’Università Cattolica. La nuova wave di ricerca è stata lanciata – nell’ambito del progetto Craft dell’Università Cattolica, campus cremonese – dal team di ricerca dell’EngageMinds HUB dell’ateneo coordinato dalla professoressa Guendalina Graffigna e composto da Greta Castellini, Lorenzo Palamenghi, Mariarosaria Savarese e Serena Barello.
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