L'ANALISI
27 Maggio 2020 - 06:29
CREMONA (27 maggio 2020) - La terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore è Covid-free. L’ultimo malato è stato dimesso una settimana fa. Trasferito nel reparto di Pneumologia per proseguire cure e riabilitazioni ancora per qualche settimana prima di tornare finalmente a casa. Alle sue spalle ha lasciato un reparto ritornato alle sue dimensioni originali dopo l’espansione innaturale da 8 posti letto a 52, occupando in pochi giorni altre zone della struttura ospedaliera, dilatandosi nelle sale operatorie e in chirurgia. Sale vuote, silenzio e tempo scandito dalla normalità. Sembra che non sia successo nulla. Eppure, restano nella memoria di chi c’era, medici, infermieri e operatori sanitari, così come in quelli di tutto il mondo grazie all’occhio delle telecamere, le immagini vivide dell’inferno che è stato: corpi inermi e bianchi, stesi sui lettini a pancia in giù al di là dei vetri; il suono dei macchinari e quello dell’ossigeno spinto ad alti flussi nei tubi blu per arrivare ai polmoni e gonfiarli di vita. Scene che hanno sconvolto e hanno mostrato il vero volto del Covid.
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