L'ANALISI
24 Maggio 2020 - 22:14
La benedizione di don Puthiyakunnel Donbosco Antony alla bara (foto Roberto Cappello)
PISA (24 maggio 2020) - È stato un ultimo saluto sobrio, quasi spoglio, causa l’impossibilità di spostarsi tra regioni e il distanziamento sociale. Di fatto la basilica di San Piero a Grado a Pisa avrebbe dovuto essere stracolma di amici, tifosi e appassionati, ma in piena pandemia solamente una parte (cento all’interno della chiesa e altrettanti fuori), sono riusciti ad accompagnare nel suo ultimo viaggio Gigi Simoni. Nel primo banco il figlio Leonardo e la moglie Monica: «Hai fatto della tua passione un lavoro. Ti ho sempre voluto bene e te ne vorrò per sempre. L’affetto che riceviamo da ogni parte d’Italia da tifosi di ogni squadra, grandi campioni o presidenti ci conforta tantissimo e ci allevia il dolore per una perdita enorme. Da Cremona c’è stata una grande partecipazione e ringraziamo tutti. Speriamo di poter regalare a Gigi il tributo che merita allo stadio Arena Garibaldi. Vorremmo farlo ai primi di giugno quando sarà possibile spostarsi da una regione all’altra».
Mezza Cremona avrebbe voluto essere là, ma lo ha fatto con il pensiero, dedicando una preghiera al mister dei record. Cremonesi, ma anche genovesi, napoletani e tutti gli abitanti delle città da dove è passato e dove ha lasciato un ricordo indelebile, sia per i risultati che per il valore umano universalmente riconosciuto.
A celebrare la messa don Puthiyakunnel Donbosco Antony che ha avuto parole dolci.
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