L'ANALISI
23 Maggio 2020 - 06:26
CREMONA (23 maggio 2020) - Con occhi lucidi aveva salutato il suo mondo e con occhi lucidi l’ha ritrovato. Stesso viso solcato da lacrime diverse. Due mesi fa erano di sofferenza, ieri di gioia. Francesco Quinzani, 83 anni, si è ripreso tutto ciò che aveva lasciato. Accolto dai disegni e dai sorrisi dei nipoti, l’agricoltore cremonese ha riabbracciato la famiglia e riassaporato i profumi delle piante da frutta della propria tenuta. Per sessantasette giorni, il Covid l’ha tenuto lontano da casa, ma non è riuscito a spegnerne la voglia di vivere. «Abbiamo vissuto momenti difficili e a un certo punto – racconta il figlio Ferdinando, ex consigliere comunale – eravamo stati preparati al peggio. Papà è stato bravo a mantenere la calma e la lucidità anche nei momenti peggiori, quando sarebbe stato facile lasciarsi andare».
Ricoverato al Maggiore il 17 marzo, è rimasto tre settimane in Pneumologia con la maschera integrale e la massima ventilazione. Il quadro clinico si è mantenuto preoccupante per diverso tempo, e intanto a casa Quinzani la situazione sembrava precipitare perché anche la moglie, Anna Maria, di quattro anni più giovane, aveva contratto il virus. Nel suo caso però il decorso è stato più rapido.
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