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EMERGENZA SANITARIA

L’angelo di nonno Giuseppe: «In lui vedevo mia mamma»

La testimonianza dell’infermiera che per un mese ha curato un 79enne: è guarito e sono diventati amici. «Ho perso mia madre per il Covid: aiutare gli anziani in ospedale mi ha fatto sentire ancora vicina a lei»

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

10 Maggio 2020 - 07:06

L’angelo di nonno Giuseppe: «In lui vedevo mia mamma»

Pina Della Volpe

CREMONA (10 maggio 2020) - «Negli occhi di quegli anziani rivedevo la mia mamma. Anche lei mi è stata strappata dal Covid». Pina Della Volpe è infermiera a Cremona dal 2006. E’ nel reparto di chirurgia uno dei primi ad essere riconvertiti in corsia destinata ai contagiati quando è scoppiata l’emergenza sanitaria. Da lì, in questi mesi, sono passati decine di pazienti, molti gli over 70. Soli e spaesati. Alcuni in gravi condizioni. Tra di loro Pina ne ricorda uno in particolare: Giuseppe. Un nonno di 79 anni con il quale è nata un’amicizia che dura anche ora che se ne è tornato finalmente a casa dopo un mese di degenza. «Quando è stato dimesso mi ha mandato una fotografia per salutarmi e ringraziarmi - racconta -. Ci sentiamo via messaggio e ci siamo promessi che, non appena tutto sarà finito, ci rivedremo per festeggiare». L’amicizia con Giuseppe è stata un’ancora di salvezza per Pina che solo poche settimane prima aveva dovuto dire addio alla madre. Un dolore elaborato nell’accudire chi solo stava affrontando il proprio calvario. Tante le lacrime versate di nascosto. Altrettante le storie famigliari nell’intimità delle quali Pina e le sue colleghe sono entrate in punta dei piedi. 

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