SOS ACQUA
10 Maggio 2020 - 06:54
Gian Domenico Auricchio e il prefetto Vito Danilo Gagliardi
CREMONA (10 maggio 2020) - E ora si teme la stangata. Il mondo imprenditoriale cremonese fa quadrato di fronte all’avvio del Nucleo Ispettivo Covid 19 istituito dalla Prefettura con l’obiettivo di rendere più immediate e incisive le verifiche sul rispetto delle misure di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il timore è che dopo «il danno causato dal lockdown» arrivi anche «la beffa delle sanzioni», da pagare in un momento dove le aziende sono ancora frastornate, le regole per alcuni settori nebulose e il reperimento di protezioni personali (mascherine e guanti ormai introvabili) pressoché impossibile. Così la Camera di Commercio si è mossa, guidata dal presidente Gian Domenico Auricchio, capofila di un nutrito gruppo di enti e associazioni di categoria, 19 in tutto. In una lettera indirizzata al prefetto, Vito Danilo Gagliardi, si chiede di essere ascoltati prima che le squadre di controllo entrino in azione. Sedici i firmatari, tra i quali Riccardo Crotti, presidente della Libera Associazione Agricoltori; Paolo Voltini per Coldiretti; Giovanni Bozzini di Cna; Marco Bressanelli della Libera Associazione Artigiani di Crema; Massimo Rivoltini di Confartigianato; Pierpaolo Soffientini di Confartigianato Imprese Crema; Francesco Buzzella, presidente dell’Associazione Industriali della Provincia di Cremona; Carlo Beltrami di Ance; Alberto Griffini di ApIndustria; Vittorio Principe di Confcommercio e Agostino Boschiroli per Confesercenti; Dario Silvi dell’Associazione del Commercio del Turismo e dei Servizi; Berlino Tazza di Asvicom; Tiziano Fusar Poli di Confcooperative Cremona.
Le categorie economiche segnalano la necessità di un incontro urgente, alla presenza anche dei sindaci di Cremona, Casalmaggiore e Crema. Tempo ce n’è poco: il Nucleo è di fatto a pieni poteri già operativo.
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