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EMERGENZA SANITARIA

Coronavirus, Soresina: otto volte positivo, la guerra di Cesare

Il 24enne Di Feo ha perso la nonna, contagiato il padre, nessun test alla mamma: «Ho lottato contro un muro di gomma per le analisi»

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

30 Aprile 2020 - 07:38

Coronavirus, Soresina: otto volte positivo, la guerra di Cesare

SORESINA (30 aprile 2020) - Un’odissea lunga due mesi e non ancora terminata. Otto tamponi positivi, una nonna stroncata in due giorni dal Covid, un padre guarito dopo lungo ricovero ospedaliero e una madre, ex paziente oncologica, alla quale nessuno, nonostante le ripetute e accorate richieste, ha mai eseguito un tampone. Cesare Di Feo, 24enne impiegato soresinese, osserva il mondo da una stanza dallo scorso primo marzo. Ma, come spiega lui stesso, il primo contatto col virus è ancora più datato: «Mio papà si è ammalato il 26 febbraio, data in cui anche per me è scattata la quarantena. Quattro giorni dopo, ho accusato i primi sintomi: febbre alta, assenza di sapori e odori, tosse secca, senso di oppressione al petto, e difficoltà respiratorie. Da lì è iniziato il calvario dei tamponi».

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Commenti all'articolo

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    30 Aprile 2020 - 08:25

    Mi dispiace per i cari che ha perso, ma con i tamponi per la mamma cosa sarebbe cambiato?

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