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EMERGENZA SANITARIA

Don Lino, santo o peccatore: infuria il caso della multa

Messa a Gallignano coi fedeli. Il sindaco: volevamo solo evitargli problemi. Grazioli: ha sbagliato

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

24 Aprile 2020 - 08:14

Don Lino, santo o peccatore: infuria il caso della multa

SONCINO (24 aprile 2020) - Non si placano le polemiche sul caso di Gallignano, la frazione di Soncino dove il parroco, don Lino Viola, ha cacciato dalla chiesa due carabinieri che volevano impedirgli di celebrare di fronte a sette fedeli, rimediando così una multa da 280 euro. Se nelle piazze non si parla d’altro, anche su tutte le versioni del piccolo schermo, dalla rete alla tv, l’argomento a tener banco è sempre quello. E le divisioni continuano. «Un eroe, un esempio di libertà anche per i laici» ha tuonato dal suo blog il giornalista di Mediaset Nicola Porro. Usando lo stesso format, ma con intenti opposti, lancia il suo giudizio anche Roberto Grazioli, compositore e organista soncinese: «Don Lino ha sbagliato. Piacciano o no i decreti vanno rispettati. Altrimenti ci si fa una Chiesa o uno Stato proprio». Il sindaco Gabriele Gallina, infine, difende la sua posizione in diretta Rai, su Chi l’Ha Visto: «Nessuno voleva vietare di celebrare la messa, solo evitare le multe. Ma comprendo che il don non abbia voluto rispondermi al telefono».

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Commenti all'articolo

  • Aletti.renzo

    24 Aprile 2020 - 18:54

    Da peccatore avrebbe potuto diventare santo, bastava che si importasse ed avrebbe ottenuto il permesso di celebrare coi fedeli presenti, naturalmente distanziati. D'altra parte l Anpi per il 25 aprile ha fatto esattamente così: si è impuntata ed le norme sono state subito derogate. È l'Italia. ...

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