L'ANALISI
21 Aprile 2020 - 06:32
CREMONA (21 aprile 2020) - Test sierologici a tutti i cremonesi per capire quanti hanno sviluppato gli anticorpi al Covid-19 e per avere informazioni sulla reale portata del contagio in previsione della ripresa e della cosiddetta Fase 2. Li chiedono, con un documento unitario inviato ieri al governatore lombardo Attilio Fontana e all’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, i rappresentanti di tutto il mondo produttivo provinciale, dalle associazioni datoriali, ai professionisti, ai sindacati confederali dei lavoratori. Ma in realtà le cose non sono ancora chiare: Regione Lombardia ha annunciato che si comincia giovedì dalle aree più colpite: Cremona, Lodi, Bergamo e Brescia. I primi saranno medici, infermieri, tecnici di laboratorio di ospedali, compresi quelli delle case di riposo. Un totale in regione di 300 mila persone effettueranno il test sierologico, la patente di immunità. Fin qui la «road map» annunciata dai vertici lombardi. «A Cremona non abbiamo ancora certezze», spiega Rosario Canino, direttore sanitario dell’Asst Cremona. «Dalla Regione non ci è ancora arrivato nulla», conferma Silvana Cirincione, direttore sanitario dell’Ats Valpadana.
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