L'ANALISI
21 Aprile 2020 - 06:39
CREMONA (21 aprile 2020) - Si era ribattezzato "l’uomo nato due volte": definizione abbastanza comune tra chi ha subito il trapianto di cuore ma calzante perché chiunque, dopo una simile esperienza, avverte tale sensazione. Dopo il 24 aprile 2015, Ezio Magni sentiva di essere nato di nuovo. Una seconda vita che gli ha regalato altri cinque anni con la propria famiglia. Ieri il suo cuore si è fermato definitivamente, ma il suo impegno come testimonial Aido non verrà dimenticato. Rimarrà da esempio. Tecnico del settore zootecnico con una intensa vita lavorativa, nel 1995 ha accusato il primo segnale dei suoi problemi cardiaci. Negli anni successivi questi si sono aggravati, ha subito interventi e bypass, e la sua capacità cardiaca si è progressivamente ridotta. A un certo punto gli accertamenti clinici hanno sentenziato che solo un trapianto di cuore avrebbe potuto garantire la sua sopravvivenza e, dopo essere stato inserito in lista d’attesa, nel 2015 è arrivata la telefonata dall’ospedale di Padova con la quale gli è stato comunicato l’arrivo di quel che Magni ha sempre chiamato il suo nuovo ‘cuoricino’. Completata con successo l’operazione, dentro al suo petto e ha iniziato a battere il cuore di un’altra persona, dalla quale aveva ricevuto il dono più grande: quello della vita. Appassionato e tifoso della Cremonese che seguiva fin da ragazzo, si è spento a 68 anni.
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