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EMERGENZA SANITARIA

Coronavirus, Diego può respirare. E' la sua seconda vita

Uscito dal sonno indotto in Terapia intensiva ed estubato: incubo finito. Poi un sorriso e un saluto a genitori e compagna grazie a un tablet

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

17 Aprile 2020 - 10:01

Coronavirus, Diego può respirare. E' la sua seconda vita

CREMONA (17 aprile 2020) - Il ritorno alla vita per Diego ha la forma di uno specchio nero che si accende per trasformarsi in una finestra spalancata sul mondo. Sul suo mondo, quello abitato dagli affetti più cari: i genitori e la compagna. Diego fissa il display del tablet e ritrova la forza di sorridere dopo giorni di buio totale, vissuti nel sonno della sedazione in un letto della Terapia intensiva dell’ospedale Maggiore. In gola, ora, non ha più il tubo che lo ha tenuto in vita nel momento peggiore della malattia, ma un nodo di emozione impossibile da sciogliere. La voce è ancora fragile (pazienza, tornerà), ma dove non arrivano le parole subentrano i gesti: il giovane si porta una mano alla bocca e schiocca le labbra per mandare un bacio alla sua bella, poi alza il pollice per dire che va tutto bene. Le immagini – sette, in sequenza – che raccontano il primo contatto di Diego con il mondo al di fuori della sua stanza d’ospedale sono state scattate da Paolo Miranda, il 34enne infermiere cremonese con la passione per la fotografia che si è improvvisato reporter dalla prima linea dell’emergenza. Martedì sera ha pubblicato sul suo profilo Instagram gli scatti della rinascita di Diego, facendo commuovere migliaia di persone.

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