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EMERGENZA SANITARIA

VIDEO Coronavirus, "Gli spostamenti sono calati, siete stati bravi"

Aggiornamento quotidiano di Regione Lombardia

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

27 Marzo 2020 - 17:14

"I dati sono ancora un po' alti, ma in linea con quelli di ieri". Lo ha detto l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, durante la consueta diretta Facebook sulla pagina di Lombardia Notizie Online per fare il punto sull'emergenza coronavirus. Il collegamento di oggi si e' aperto con la testimonianza del giornalista monzese Carlo Gaeta, ricoverato all'ospedale di Legnano in quanto colpito da Covid-19, che ha raccontato la sua esperienza, ringraziando l'ottimo lavoro svolto da medici e infermieri e ha invitato tutti i cittadini a rispettare le regole per sconfiggere al più presto il virus. "Il mio percorso - ha detto Gaeta - è la testimonianza concreta di come il Coronavirus può essere sconfitto". "C'è però un elemento confortante - ha aggiunto Gallera - continua a ridursi la pressione sui Pronto Soccorso. Al Policlinico San Matteo di Pavia abbiamo registrato addirittura una riduzione degli accessi del 30% e, a Lodi, il numero di pazienti che hanno fatto accessi per problemi non connessi al Covid-19 è più alto del numero dei pazienti Coronavirus". "Gli sforzi che stiamo compiendo oggi - ha detto ancora - stanno danno risultati misurabili, ossia che negli ospedali si comincia lentamente ad allentare la pressione, a partire dai punti di accesso dei malati". "Sull'altro fronte, stiamo rafforzando in maniera significativa l'attività sul territorio per prenderci cura di quelle persone cosiddette 'paucisintomatiche', recependo una direttiva nazionale che ha accolto le richieste dei medici di base di maggiore tutela, affiancando loro dei pool di assistenza domiciliare. Anche in Lombardia - ha puntualizzato - stiamo dunque procedendo a rimodulare l'assistenza domiciliare integrata su un modello di ADI Covid-19". Su richiesta dei medici di medicina generale, unita' speciali di continuita' assistenziale (USCA) andranno a visitare i pazienti, li sorveglieranno o stabiliranno, se necessario, collocarli in degenze di sorveglianza quando non possono essere sorvegliati al proprio domicilio. "Da 36 giorni - ha concluso Gallera - con un'intensità pazzesca, insieme ai medici e agli infermieri, lavoriamo senza sosta per sconfiggere il virus. Apriamo posti di terapia intensiva, riconvertiamo ospedali per offrire a tutti i pazienti, come il giornalista Carlo Gaeta, di poter tornare a respirare e a vivere normalmente".

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