L'ANALISI
21 Marzo 2020 - 16:04
CREMONA (21 marzo 2020) - Le Ancelle della Carità rinnovano la loro missione. Fondazione Teresa Camplani che dall’inizio dell’emergenza Coronavirus ha già aperto le porte delle sue tre case di cura - Domus Salutis di Brescia, Ancelle della Carità di Cremona e San Clemente di Mantova – accogliendo da altri presidi ospedalieri pazienti non positivi permettendo così alle strutture cittadine di liberare posti per i pazienti Covid-19 positivi, si fa ora parte attiva del sistema di «nosocomio diffuso»: 25 sono a oggi i posti letto attrezzati per pazienti positivi al virus nella clinica di via Aselli, a Cremona, altrettanti nella struttura bresciana (che raddoppieranno già la prossima settimana) e da lunedì, 10 anche in quella mantovana. Un totale di 85 posti che potranno superare le 100 unità con un impegno del 50 per cento del personale sanitario e dei servizi della Fondazione.
Nella nota si spiega che «nel solco della missione di Maria Crocifissa di Rosa, fondatrice delle suore Ancelle della Carità, in prima linea nell’assistenza durante le epidemie di colera dell’800, l’ente intitolato alla memoria della sua prima vicaria, Teresa Camplani, mette a disposizione interi reparti e personale sanitario. Medici, infermieri, fisioterapisti, operatori socio-sanitari, ausiliari e amministrativi accolgono dai nosocomi cittadini di primo ricovero i pazienti che non versano in condizioni di gravità ma che richiedono importante presa in cura e costante monitoraggio. Operazione che consente di ridurre il carico assistenziale e liberare posti letto negli ospedali dotati di Pronto Soccorso, aderendo alle richieste impartite di volta in volta dall’Unità di crisi di Regione Lombardia. Le tre case di cura della Fondazione hanno sospeso tutte le attività ambulatoriali e le sale operatorie fino al 13 aprile compreso, mantenendo aperte le aree prelievi e le attività radiologiche d’urgenza».
«Il sistema nosocomio diffuso - dichiara Fabio Russo, consigliere delegato della Fondazione - è la migliore risposta a questa emergenza. Operiamo in un circuito virtuoso: già da giorni operiamo per allentare il carico di altri presidi ospedalieri e liberare preziosi posti letto. Tutto questo è possibile grazie alla disponibilità ed alla professionalità di tutti i nostri operatori, pronti anche a rivestire ruoli diversi dal consueto». «In questa fase di profondo impegno per tutti - conclude Russo - siamo uniti nel ricordo del dottor Luigi Ablondi, direttore sanitario della Casa di Cura Ancelle della Carità’ di Cremona, scomparso pochi giorni fa proprio a causa del virus. Attualmente lo sostituisce la dottoressa Simona Gentile.
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