L'ANALISI
12 Novembre 2017 - 17:20
CREMONA - Poteva essere la partita del riscatto ed invece è un'altra disfatta quella che la Pomì Casalmaggiore patisce al PalaRadi (quarta sconfitta consecutiva al PalaRadi in match ufficiali da gara 2 di semifinale scudetto dello scorso anno) a vantaggio della MyCicero Pesaro, neopromossa che mette a nudo uno stato di crisi che se non comporterà scelte forti imporrà senza dubbio riflessioni approfondite. Casalmaggiore non ha nemmeno demeritato nei primi due parziali lasciandosi sfuggire di mano sia primo set (dal 24-23) che secondo set (dal 23-23) per imperfezioni ed incertezze che non sono ammissibili. Il peggio però è stato riservato al terzo set, un parziale che fa il pari con il quarto con Monza e con quelli con Scandicci e Conegliano e che ripropone in campo quella Pomì depressa e timorosa vista per la maggior parte del tempo quest'anno. La nota positiva dell'impiego di Lo Bianco, almeno a mezzo servizio, è troppo poco per invertire la rotta del pessimismo che sta ormai caratterizzando la prima parte di campionato.
Abbondanza lancia Cyr e recupera Guiggi e Starcevic in sestetto con Sirressi, Stevanovic, Pavan e Guerra mentre Bertini conferma il sestetto tipo.
1 set - dopo le schermaglie iniziali Pesaro prova a prendere il largo con la battuta costringendo Abbondanza al time out sul 3-7. La Pomì fatica in correlazione muro-difesa lasciando alle ospiti buone soluzioni in cambio palla. Le casalesi non demeritano, restano in partita rispondendo a tono e quando Pavan cambia passo ecco il break propizio. La canadese ci mette attacchi, muri e servizi per griffare il 7-0 che trascina la Pomì dal 15-12 al 15-19 che esaurisce i time out di coach Bertini. Coach Abbondanza bagna l'esordio di "Leo" Lo Bianco in maglia Pomì sul 19-16 cambiando la diagonale di palleggio (con Zeng per Pavan) e preservando Lo Bianco da battuta e muro ma la Pomì si inceppa e il coach di Cesenatico deve fermare i giochi sul 22-22. Al rientro un cioccolatino di Lo Bianco per Stevanovic tiene avanti la Pomì ma Pesaro ribalta grazie all'errore di Cyr per il 24-25 e chiude con il tocco di seconda di Cambi che trova il cratere in posto 3-6 di Casalmaggiore.
2 set - le scorie del primo set sembrano frenare la Pomì in avvio di secondo parziale con le rosa che sembrano dimenticarsi delle buone cose fatte nel primo. Il primo arbitro ci mette del proprio facendo perdere la pazienza a coach Abbondanza (punito con il cartellino rosso) per il 3-7. I servizi di Guiggi e le ricostruzioni di Starcevic e Pavan limano il passivo sino al definitivo aggancio a quota 11 con il muro di Guerra su Aelbrecht. La Pomì ci mette qualche errore di troppo e non prende il largo restando sempre a portata di una Pesaro che conferma la propria buona alchimia di squadra facendo faticare le rosa all'inverosimile per mettere palla a terra. La Pomì torna a contatto sul 20-20 ma spreca il cambio palla e concede nuovamente alle ospiti il doppio vantaggio sul 21-23 prima di impattare nuovamente con Pavan sul 23-23. Bertini si gioca un time out provvidenziale perchè al rientro Zago sbaglia il servizio e nell'azione successiva un pasticcio in ricezione tra Starcevic e Sirressi chiude i giochi mandando Pesaro sul 2-0.
3 set - la partenza è la solita della Pomì di questo match con Pesaro che senza strafare raccoglie i frutti delle incertezze e dello smarrimento delle padrone di casa. Le ospiti scappano subito sul 3-8 con Abbondanza che si gioca subito il cambio di diagonale con Lo Bianco e Zago per Pavan e Cyr nel tentativo di rimettere il set in equilibrio. Lo Bianco resta in campo anche in prima linea in una sorta di rischia tutto ma gli errori di Guerra frustrano i tentativi di rimonta locali e sul 6-12 Zeng rileva la veneta. Casalmaggiore è però ormai sprofondata nuovamente nel proprio stato letargico e sembra non opporre resistenza a Pesaro capace, al contrario, di tenere alta la pressione su ogni pallone. Abbondanza ferma i giochi sul 7-15 guardando sconsolato la panchina senza trovare soluzioni al problema ed esaurendo i cambi sul 7-16 col rientro di Guerra, Pavan e Cyr. L'emorragia non si placa ma anzi si fa più consistente con Pesaro che si diverte e la Pomì che diventa quasi irritante. Il divario è imbarazzante e l'unica buona notizia è che a 25 si chiude e la Mycicero ci arriva presto lasciando la Pomì a quota 13 pur concedendole qualche gentile omaggio.
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