L'ANALISI
24 Marzo 2016 - 09:13
L'esterno del palazzo in cui hanno sede i Servizi sociale del Comune di Cremona
CREMONA - Si vogliono bene, sono insieme da una vita e hanno una figlia che li ha resi nonni. Ma la crisi economica ha portato via il lavoro a entrambi e per entrambi la pensione è ancora di là da venire. Morale: neanche un euro da portare a casa per pagare un affitto, per mangiare, per il minimo. Così hanno dovuto dire addio a un tetto tutto loro. Lui è tornato a casa dalla madre, ultraottantenne, una pensioncina per tirare avanti. Lei a casa dalla madre, anche lei ottuagenaria, anche lei vedova e con una pensione che non è certo da ricchi. E’ l’incredibile storia di due nonni cremonesi che tornano a vivere dai genitori (e non per una separazione né dissidi coniugali) quella che va in scena in città da circa un anno e mezzo. Una vicenda che illustra quali esiti devastanti può produrre, anche su persone normali, gente che ha sempre lavorato e fatto la loro parte, la crisi economica che è iniziata nel 2008 ma che a Cremona ha fatto sentire i suoi effetti nell'ultimo quadriennio. A portare alla luce l’amara condizione della coppia è stato nelle scorse ore Claudio Demicheli, l’ex assessore comunale da tempo un punto di riferimento per le tante, troppe persone che vanno incontro a una caduta, spesso scaturita dalla perdita del lavoro ma anche, come in questo caso, da un welfare comunale ridotto all’osso e dalla difficoltà che incontra chi ha sempre lavorato a chiedere aiuto, perché la dignità di una vita non si cancella in una mattinata.
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