L'ANALISI
22 Febbraio 2016 - 19:57
Un momento dello scavo archeologico in via Colletta
CREMONA — Un busto di centauro di splendida fattura, pavimentazioni databili fra il II e I secolo avanti Cristo, reperti pittorici con scene fluviali di genere: il Nilo e non il Po, ma fa uguale. Sono questi alcuni estremi dei ritrovamenti della domus emersi dal lavoro di ristrutturazione dell’ottocentesco palazzo Zuccari; reperti tra i più antichi ritrovati in città. Un nuovo tassello si aggiunge alla conoscenza della Cremona romana, dopo lo scavo epocale di piazza Marconi. A illustrare le caratteristiche dello scavo oggi al museo archeologico San Lorenzo sono state la direttrice dello scavo di via Colletta per la Soprintendenza Archeologia Lombardia Nicoletta Cecchini e la conservatrice del museo archeologico San Lorenzo, Marina Volontè.
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