L'ANALISI
20 Febbraio 2016 - 09:45
Sulla vicenda ha indagato la squadra mobile della questura di Piacenza
CREMONA - ‘Circonvenzione di incapace’: è l’accusa di cui dovranno rispondere, lunedì a processo a Piacenza, una romena di 30 anni e il compagno di 26, connazionale, residenti a Cremona, che secondo le indagini della polizia avrebbero raggirato un anziano piacentino sino a sottrargli centomila euro. I fatti, così come sono stati ricostruiti dagli investigatori della squadra mobile, si sarebbero sviluppati un anno e mezzo fa. Nel mirino un settantenne: scomparsa la madre, avrebbe iniziato a soffrire di crisi depressive fino ad essere costretto a ricorrere alle cure dell’ospedale a causa dell’abuso di bevande alcoliche e psicofarmaci. Ed è lì, fuori dal centro di cura, che sarebbe stato avvicinato dalla straniera. Prima approcciato e poi, lentamente, fingendo un innamoramento, circuito. L’immigrata avrebbe incominciato a lamentare di avere un tumore e di avere necessità di denaro per sottoporsi ad una operazione presso l’ospedale di Pavia. E di fronte alla diffidenza del piacentino, avrebbe fatto ricorso all’amico, che l’avrebbe spalleggiata spacciandosi per medico e confermando sia la malattia che l’urgenza dell’intervento. A quel punto, ormai convinto, travolto anche da continue smancerie, il settantenne ha incominciato ad effettuare cospicui prelievi dal suo conto corrente, per poco meno di centomila euro, fino a quanto i referenti della sua banca di riferimento, insospettiti da quell’insolita e massiccia movimentazione di denaro, hanno segnalato il fatto alla polizia. Ne è seguita l’indagine che ha portato all’incriminazione dei due romeni.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris