L'ANALISI
14 Dicembre 2015 - 11:18
I tifosi castelleonesi arrivati a Soresina in treno
SORESINA — Il conto alla rovescia i tifosi di Soresinese e Castelleone hanno iniziato a farlo dal giorno della stesura dei calendari, che fissava il derby proprio in chiusura del girone d’andata: dopo dieci stagioni di assenza, con i gialloblù costretti a un lungo purgatorio in Prima categoria, le due squadre tornavano finalmente ad affrontarsi in Promozione. E l’attesa non è stata vana.
Ieri pomeriggio allo stadio c’era mezza Soresina. E mezzo Castelleone. Ad iniziare dai due sindaci, Diego Vairani e Pietro Fiori, che hanno assistito al derby fianco a fianco in tribuna, in un clima festoso e di grandissima sportività. Sul campo l’ha spuntata - dopo una bellissima partita - la Soresinese, fuori hanno vinto tutti. Per l’occasione parecchi tifosi del Castelleone (circa una cinquantina) hanno scelto di coprire la manciata di chilometri che separa le due cittadine in treno, ma parecchi altri sono giunti al ‘Civico’ con mezzi propri. La tribuna di fatto era divisa a metà: da una parte la tifoseria di casa, munita di petardi e bandiere; dall’altra i tantissimi supporters ospiti, con sciarpe, bandiere, fumogeni e persino un megafono. Una coreografia d’altri stadi e altri tempi, mai trascesa in espressioni troppo volgari. Solo tanti incitamenti per i propri beniamini: ha vinto Soresina, ma Castelleone non ha perso. E di conto alla rovescia ne è già partito un altro, quello che separa le due tifoserie dal derby di ritorno.
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