L'ANALISI
24 Novembre 2015 - 17:27
Tutti i bambini sono stati premiati con il volume ‘Le mani in pasta’
CREMONA - Più di milleduecento studenti (provenienti da alcune scuole primarie, dall’Istituto tecnico Stanga e da Cr.Forma) coinvolti in nove anni, e un impegno capillare di avvicinamento ai tesori del lavoro artigiano; a quel ‘saper fare’ che è un perfetto punto di incontro tra capacità e passione, esprime il frutto della pedagogia del lavoro, offre il meglio di una produzione che parla di tradizione, identità e futuro.
Si raccontano così i primi nove anni del progetto ‘Le mani in pasta’, voluto e promosso da Confartigianato Cremona anche grazie ad una fitta rete di collaborazioni. Nove anni idealmente conclusi e festeggiati ieri in Sala Maffei, davanti ad una platea gremita dai bambini protagonisti dell’ultima edizione, ideale compendio di quelle che — volta a volta — hanno concentrato l’attenzione sui segreti, la produzione e le proprietà nutrizionali di otto indiscussi campioni dell’alimentare cremonese: pane, salame, marubini, torrone, mostarda, cioccolato, dolci e gelato. Esperienza raccontata da un filmato e da un libro ricco di immagini; tratteggiata con orgoglio e soddisfazione dal presidente di Confartigianato Cremona Massimo Rivoltini (insieme a lui il dirigente Francesco Pietrogrande), evocata nelle poesie in dialetto lette da Michelangelo Gazzoni, elogiata dal vicesindaco Maura Ruggeri («un progetto veramente straordinario»). Si chiude un ciclo, ma l’altro è già alle porte. Dai prodotti alimentari ora si passerà alle diverse professioni artigiane. Partendo — quasi inevitabilmente — dai liutai.
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