L'ANALISI
01 Novembre 2015 - 10:47
La camera da letto di un appartamento subito dopo il passaggio dei ladri
CREMONA - Quattro case razziate nell’arco di poche ore. Un’incursione in grande stile quella messa a segno nel pomeriggio di venerdì 30 ottobre in altrettanti edifici del quartiere Maristella, porzione della città che da anni, a ondate, finisce nel mirino di bande di ladri molto determinati.
L’apice è stato toccato un paio di anni fa, quando, proprio nella prima fase dell’autunno, sono avvenuti oltre venti furti: una sequela di razzie che ha alimentato i timori di molti residenti. Ora in tanti, nel quartiere che si sviluppa lungo via Persico, si augurano di non trovarsi all’inizio di una nuova campagna di furti.
I colpi sono stati messi a segno in serie, negli edifici più lontani da via Persico, abbastanza vicino ai campi sportivi. Identica la dinamica: un ‘palo’ a controllare la situazione da basso, i complici (due o tre) che si fanno strada con un cacciavite, dopo essere passati da un balcone e da una porta finestra, ovviamente forzata. Sono spariti gioielli, apparecchiature elettroniche di piccole dimensioni, argenteria e contante. Un computo preciso del valore complessivo della refurtiva non è ancora stato fatto. Anche perché non tutti i derubati hanno formalizzato la denuncia.
Quello con i ladri sembra un appuntamento fisso nei primi giorni in cui, con l’avvio dell’ora solare, a metà pomeriggio inizia scendere il buio, mentre buona parte dei residenti sono ancora fuori casa, spesso per lavoro. Questo è un elemento chiaramente a favore dei malviventi, che tra l’ altro dura alcuni mesi. Per cercare di contrastare le incursioni dei ladri, la prima cosa da fare è alzare la guardia e parlare di quel che accade. E’ di questo avviso il presidente del comitato di quartiere Maristella, Giovanni
Cavallieri: «Il passaparola tra i residenti può aiutare a limitare i danni. Non conosco il dettaglio di questi furti — ha spiegato ieri Cavallieri —. Per fronteggiare un’eventuale, nuova offensiva, come quella di due anni fa, bisogna alzare la guardia e seguire alcune regole, ad esempio avvertire i vicini, quando si lascia la casa. E non sarebbe male qualche passaggio in più da parte delle forze dell’ordine».
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