L'ANALISI
26 Ottobre 2015 - 19:58
Il corteo antagonista
CREMONA - Il giudice per le indagini preliminari, Letizia Platè, si è espressa nelle ultime ore in merito alle richieste di scarcerazione presentate dai legali difensori dei tre arrestati, la scorsa settimana, nell’ambito dell’inchiesta sul corteo antagonista finito in guerriglia il 24 gennaio. Sono state respinte le domande di domiciliari avanzate dagli avvocati di Filippo Esposti, tutelato dall’avvocato del foro di Brescia Sergio Pezzucchi, e Giovanni Marco Codraro: restano in cella, dunque, sia il 27enne di Pizzighettone, considerato dagli inquirenti il procacciatore dei caschi poi utilizzati nella battaglia militante, che il 23enne siciliano, residenza a Milazzo e domicilio a Palermo, attivista dei centri sociali ‘Ex Carcere e Anomalia’.
A casa, questa sera, è invece tornato Kuljit Tiwana, 24enne indiano residente a Corte de’ Cortesi. A differenza degli altri due, a lui i domiciliari, misura cautelare meno restrittiva del carcere, è stata concessa. Era difeso dagli avvocati Erminio Mola e Simona Bracchi
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