L'ANALISI
04 Settembre 2015 - 20:10
SORESINA — Una chiesa gremita. Una corona di fiori bianchi e una fotografia, la sua fotografia, posta sopra la bara, a pochi passi dall’altare presente in San Siro. E poi, a rompere il silenzio e la forte commozione, solo parole cariche di significato pronunciate dagli affetti più cari. E’ stato salutato così Claudio Vaccari, 60enne imprenditore, titolare dell’omonimo mobilificio di via Caldara e persona stimata e benvoluta a cui venerdì mattina l’intera Soresina ha voluto rendere omaggio.
Tra le ampie navate di San Siro un’intera comunità si è così stretta attorno al dolore della moglie Daniela, della mamma Alberta, dei figli Matteo e Sara e del nipotino Francesco. Forte dolore, ma anche profonda consapevolezza tra gli sguardi di tutti coloro che hanno conosciuto Claudio. Il lungo corteo partito dall’abitazione di via Caldara ha anticipato la sacra funzione celebrata dal parroco don Angelo Piccinelli, mentre increduli e sgomenti anche il primo cittadino Diego Vairani e una nutrita rappresentanza dell’Ascom locale e provinciale.
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