L'ANALISI
28 Luglio 2015 - 10:58
CREMONA - Mai piano della sosta e della mobilità nel centro storico ha avuto una così rapida approvazione da parte del consiglio comunale, dopo i numerosi e non indolori passaggi nelle varie commissioni: la maggioranza ha detto di sì, in pochi minuti, alle proposte dell’assessore Alessia Manfredini, con 15 voti a favore, 4 contro (Carpani e Fanti della Lega, Everet e Giovetti di Forza Italia) e un astenuto (Ceraso). La sorpresa del consiglio di ieri è il ‘silenzio’ dei gruppo Pd, lo stesso partito della Manfredini, che non è assolutamente intervenuto nel dibattito, a parte la dichiarazione finale di voto (ovviamente favorevole) del capogruppo Rodolfo Bona. Così come positivo è stato il giudizio di ‘Fare Nuova la città’, con il consigliere Michele Bufano che ha sostenuto che «l’equazione più macchine in centro, più gente che va nei negozi non corrisponde al vero», mentre Alessandro Carpani ha ricordato il programma della Lega che prevede il via libera alle auto in centro e nessun varco elettronico in azione. Dure le bordate di Giorgio Everet che ha accusato la Manfredini di «voler blindare la città soffocando così le attività commerciali» ed ha ricordato i problemi del trasporto pubblico e della sosta. Rivolgendosi direttamente alla Manfredini, ha esclamato: «Assessore, perché scappa davanti alle mie domande?». La Manfredini ha replicato: «Non scappo, ma le ho già risposto in commissione: ci sono criticità legate al nuovo percorso dei bus che non passano più da corso Mazzini, ma verranno valutate a tempo debito». Poi ha ricordato che per la redazione del nuovo piano sono serviti diversi mesi di studio durante i quali è stata fatta un’analisi puntuale ed approfondita di tutti i documenti, sia approvati sia non approvati, prodotti negli anni scorsi, da cui però «non erano scaturite vere scelte», che invece «ha fatto coraggiosamente questa amministrazione per restituire alla città una nuova mobilità, trovando un equilibrio tra esigenze dei residenti e dei commercianti». Dunque, oltre ai vari interventi, ok alla rivoluzione: Ztl chiusa di giorno e aperta la notte. Non si è entrati nel merito degli orari di ingresso ai varchi perché si tratterà ancora: lì, il margine c’è, offerto dalla ribadita disponibilità della giunta.
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