L'ANALISI
21 Luglio 2015 - 16:30
Il treno Vivalto
CREMONA – Sulla soppressione di numerosi convogli e dopo il comunicato di Trenord, fa sentire la sua voce anche il comitato pendolari In Orario. "La situazione a bordo treno, nelle ultime settimane, sta diventando invivibile - spiegano Matteo Casoni e Andrea Bertolini - E non più per le temute rappresaglie contro il personale viaggiante, dove la stampa ha, forse, smesso di dare rilevanza, ma per la situazione della climatizzazione. Nell'ultima riunione del quadrante sud, avevamo già presentato i nostri timori in merito. Ci era stato risposto che i nuovi convogli (Vivalto 2.0) erano a posto essendo nuovi e per i vecchi (Medio Distanza) ci sarebbe stato un piano di verifica e squadre 'volanti' per monitorare la situazione durante il viaggio.
Risultato? I Vivalto hanno l'impianto di condizionamento guasto (ultima segnalazione un treno di questa mattina, 21 luglio, con 2 carrozze utilizzabili e 4 con 47 gradi a bordo!), e per gli MD nulla è stato fatto e raramente si trova una carrozza 'vivibile' con situazioni di passaggio dalla sauna al polo nord. Cosa si vuole aspettare per mettere definitivamente la parola fine a questa situazione? Dobbiamo aspettare la fine di Expo?
I pendolari pagano per un viaggio dignitoso che non hanno (tralasciamo ora il discorso guasti e ritardi, altro annoso e mai risolto problema): cosa gli si può dire? Non vorremmo che, pur in un periodo di affluenza più limitata ma mai assente, potessero verificarsi situazioni spiacevoli, che vanno ad interessare persone che non hanno nulla a che fare con le gravi negligenze dell'azienda in primis, e del centro operativo che permette che questi 'forni' si mettano in viaggio. Molto meglio avere un 'disagio' per un paio di giorni, in cui si mette mano profondamente all'impianto di un convoglio, che continuare in questa agonia"
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