L'ANALISI
19 Giugno 2015 - 18:23
cocaina e sostanze per il taglio nell’abitazione dei fratelli Antonio ed Ercole Salerno
GADESCO — Ha lasciato il carcere di Cremona per gli arresti domiciliari da scontare nell’abitazione di un familiare, Antonio Salerno, 47 anni, il professore di matematica alla scuola media di Pieve San Giacomo, finito in manette il 26 maggio scorso con l’accusa di aver raffinato nella sua casa di Gadesco, la droga che il fratello Ercole, 54 anni, faceva arrivare dal Sud America. Il Tribunale del riesame di Brescia ha accolto l’istanza dell’avvocato Simon Grasso, di Lodi. Resta in carcere il fratello Ercole. E proprio Ercole, ex muratore con un precedente per rapina a mano armata, nell’interrogatorio di garanzia del 29 maggio scorso, davanti al gip Pierpaolo Beluzzi aveva confessato di aver raffinato nell’attrezzato laboratorio allestito in casa di Antonio, la cocaina pura che per posta gli arrivava dal Sud America. Soprattutto, aveva tentato di scagionare Antonio, una laurea in Chimica e Biologia, professore di matematica la mattina (da tre anni era docente alla scuola media di Pieve San Giacomo, il primo anno come supplente, dopo aver insegnato in alcuni istituti cittadini sempre come supplente), amministratore di condominio al pomeriggio e per l’accusa, la sera produttore di droga con il fratello che a suo dire, lo avrebbe tradito, facendogliela sotto il naso.
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