L'ANALISI
07 Giugno 2015 - 19:31
Paolo Bodini, Edoardo Zosi e Fausto Cacciatori
CREMONA — Presentata domenica 6 giugno nell’auditorium del Museo del Violino, l’esclusiva pubblicazione 'Il Cremonese 1715–2015' che celebra i 300 anni del capolavoro di Stradivari simbolo del Rinascimento della tradizione liutaria di casa nostra. La «lussuosa edizione a tiratura limitata, stampata in 800 copie numerate» — come ha dichiarato Fausto Cacciatori, conservatore degli strumenti presenti nell’MdV e curatore del volume — sarà in distribuzione a partire dal 21 giugno.
L’opera svela i segreti del prezioso strumento sotto il profilo sia strutturale che acustico e ne ricostruisce la vicenda storica fino al ‘ritorno’ a Cremona, il 18 dicembre 1961, sotto la spinta di Alfredo Puerari, all’epoca direttore del museo civico cittadino. Ad occuparsi dell’analisi ai raggi X dello Stradivari 1715 sono stati i due laboratori attivi in seno al Museo del Violino: i giovani esperti di indagine diagnostica dell’università di Pavia hanno approfondito lo studio della composizione della vernice, mentre i ricercatori del Musical Acoustic Lab del Politecnico si sono concentrati sulle peculiarità sonore.
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