L'ANALISI
24 Maggio 2015 - 12:05
CREMONA - L’ultima incursione nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi, in via S. Francesco. Almeno tre auto prese di mira. Stessa dinamica: vetro lato viaggiatore distrutto, cruscotto fatto a pezzi e fili strappati per portare via l’autoradio: apparecchi originali come quelli fatti installare. Nelle due notti precedenti, altri due colpi ‘fotocopia’ a poche centinaia di metri.
Crescono la rabbia a la protesta di molti residenti del quartiere Sant’Ambrogio per la nuova ondata di furti e danni opera di ladri-vandali che hanno riportato in auge un reato, il furto di autoradio, che sembrava oramai dimenticato. In effetti, la logica di queste razzie sfugge: rischio elevato per un apparecchio che non dev’essere facile da piazzare, soprattutto se danneggiato dalle manovre necessarie per ‘sradicarlo’. Tra l’altro, in quasi tutti i casi, i danni all’auto superano e non di poco il valore dell’autoradio. Una parte degli automobilisti presi di ira ha presentato denuncia in questura già alla volta di giovedì. Nelle stese ore sono state avviate le pratiche con le compagnie assicurative, per ottenere, quando previsto, il risarcimento. Nel complesso i danni ammontano ad alcune migliaia di euro. La cosa peggiore è capitata a due fratelli che hanno lasciato l’auto in via San Francesco. Due dei mezzi presi di mira appartengono a loro, tra cui una Peugeot nuova di pacca.
Da tutto il quartiere, anche alla luce di questa ondata di furti e danni, sale la richiesta di maggiori controlli da parte elle forze dell’ordine. C’è chi teme che queste notti di vetri distrutti e di razzie siano l’inizio di un’estate calda.
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