L'ANALISI
23 Aprile 2015 - 11:38
L’ex scuola edile di via Bergamo
CREMONA - Continua la ricerca di immobili dove accogliere gli immigrati che arriveranno nei prossimi giorni. La prefettura aveva messo, a quanto pare, gli occhi sull’ex Scuola edile, in via Bergamo. Ma l’amministrazione comunale, proprietaria dello stabile, ha fatto presente che sarebbero stati necessari alcuni interventi per sistemare l’edificio e renderlo agibile a tutti gli effetti. L’importo degli interventi si aggira intorno ai 20mila euro. Risultato: la struttura, almeno per il momento, è uscita dall’elenco delle possibili risposte. Si è tornati a parlare anche della caserma Manfredini, in via Bissolati, ma è difficile che alla fine se ne faccia qualcosa. Gli afflussi di immigrati dovrebbero riprendere tra oggi e domani: ne sono attesi cinque, e così anche per i prossimi giorni. Di recente l’Uppi, Unione piccoli proprietari immobiliari, ha ricevuto la lettera con la quale la prefettura sta sondando il terremo sull’emergenza abitativa. Luca Curatti, presidente dell’Uppi (dai 900 ai mille iscritti), ha risposto, l’altro ieri, confermando, in un’ottica ministeriale che ha dato l’input a trovare case, la disponibilità dell’associazione, «che non si è mai tirata indietro». Ma ad una condizione: «Si chiede una regolamentazione che rispetti i diritti di tutti. Uppi è disposta, ma nel rispetto delle regole e delle reciproche tutele». Per il presidente, sono diverse le questioni da affrontare, dal canone alla tempistica e alle modalità. «Bisogna capire — ha detto Curatti — che cosa intendano per case, perché se in una casa si possono ospitare due persone e poi se ne trovano dentro venti, è chiaro che non va bene. Devono essere individuate tipologie di appartamento adatte e dimensionate ai nuclei che vi troveranno ospitalità».
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