L'ANALISI
13 Marzo 2015 - 10:13
Un bus di Km ad una fermata in città
CREMONA - Il timore è sul piatto da settimane: i tagli della Regione al trasporto pubblico, dovuti alla sforbiciata del governo ma comunque impattanti per chi quel servizio lo deve gestire a livello locale, vale a dire le aziende ma anche i Comuni e la Provincia, rischia di tradursi non solo in una inevitabile razionalizzazione dei collegamenti via bus e nell’incremento delle tariffe (manovra già approvata) ma, anche, nel possibile ridimensionamento dei livelli occupazionali. Con ripercussioni, nello specifico, sulla forza lavoro dipendente delle società competenti sulle linee urbane ed extraurbane, a partire ovviamente da Km. Di quello si è discusso, ieri, al tavolo convocato in prefettura. Alla riunione, davanti al capo di gabinetto Beaumont Bortone, c’erano tutti gli attori interessati: i sindacati territoriali di categoria, ossia Cgil, Cisl e Faisa; l’amministratore delegato della partecipata, Elena Colombo, accompagnata dal presidente Giuseppe Ferrari e dal responsabile delle risorse umane dell’azionista Arriva, Giorgio La Valle; poi il presidente della Provincia Enrico Vezzini con il dirigente Maurizio Rossi e gli assessori alla partita dei Comuni di Cremona e Crema, Alessia Manfredini e Fabio Bergamaschi.
E’ stato un incontro interlocutorio ma, alla fine, le preoccupazioni già espresse da Colombo, che non ha mancato di sottolineare come «quello dello scorso gennaio è stato il terzo taglio che l’azienda subisce dal 2010», sono state ribadite: rimanendo così lo scenario, con minori entrate significativamente incisive sui bilanci, l’aumento dei prezzi di biglietti e abbonamenti, e la contestuale revisione al ribasso dell’offerta sulle tratte nel tentativo di ridurre i costi, potrebbero non essere sufficienti a scongiurare, a giugno, un intervento sugli operatori. Si è parlato di due, massimo tre esuberi su Km. Numeri che richiedono una trattativa. E in quella direzione è andato l’incontro, riaggiornato nelle vicinanze di quella scadenza, a fine maggio. Da ora ad allora, la società, gli enti e le organizzazioni sindacali si confronteranno. Con l’impegno di trovare soluzioni il meno penalizzanti possibili.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris