L'ANALISI
21 Febbraio 2015 - 11:45
Gli alberi caduti dopo la nevicata
CREMONA - Galeotta fu, anche stavolta, la neve. Combinata, in quest’ultimo caso, a una certa dose di ingenuità. Prima le polemiche (un classico) sui disagi in generale per quei cinquanta centimetri bianchi imprevisti, poi il caso del cimitero chiuso per tredici giorni di seguito ininterrottamente e ora la vicenda dei dipendenti comunali multati dall’Asl perché tagliavano, senza rispettare le regole di sicurezza sui luoghi di lavoro, i rami pericolanti sotto il peso della grande nevicata e lo facevano proprio davanti agli uffici della stessa Asl.
Gli addetti delle serre comunali sono entrati in azione, come i loro colleghi di altri settori dell’ente e alcune ditte esterne, subito dopo l’emergenza e da allora continuano ad essere impegnati in varie zone della città, dal centro storico ai quartieri periferici, per riportare la situazione alla completa normalità. Molte piante - è storia nota - sono state sradicate e rimosse nel frattempo. Qui e là, però, c’è ancora il problema degli arbusti che rischiano di cadere. E’ in questo contesto che una squadra delle serre è stata inviata, venerdì 13 febbraio, nei giardini vicino all’Azienda sanitaria locale. Come solitamente avviene in questi casi, due operai, stando alle ricostruzioni, sono montati su una piattaforma mobile che li ha issati sino a un’altezza di una ventina di metri circa. Uno dei due manovrava, ‘pilotava’ l’elevatore mentre il suo collega rimuoveva, armato di motosega, i rami a rischio crollo. Un lavoro pericoloso, delicato, impegnativo. A quanto pare, non indossavano l’imbragatura regolamentare, la cintura che fissa al cestello e che trattiene in caso di perdita di equilibrio. Il casco di protezione, quello, l’avevano ma sarebbe stato sprovvisto di visiera. Due loro colleghi erano giù in strada.
A metà mattinata, sempre stando al tamtam, due funzionari dell’Asl (c’è chi si spinge oltre: un uomo e una donna) sono usciti dall’ufficio con vista ravvicinata su quelle scene e non hanno potuto fare altro che chiedere spiegazioni. Dopo di che hanno scattato alcune fotografie ai dipendenti comunali e ai loro mezzi, chiesto i documenti, compilato un verbale per il mancato rispetto delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro e, infine, sanzionato il comportamento non impeccabile. Il piccolo trambusto che ne è seguito non poteva sfuggire ai passanti. Ci è voluto poco perché la notizia cominciasse a circolare. Con insistenza e pure con una certa dovizia di particolari, compreso il fatto che la squadra delle serre ha smontato il cantiere aperto poche ore prima ed è tornata in anticipo alla base.
L’Asl non ha commentato mentre il Comune, pur senza entrare nei dettagli, ha confermato episodio e relativa multa. Resta da capire a quanto ammonti: si parla di duemila euro ma la somma viene notevolmente ridimensionata in ambienti dell’amministrazione municipale. Ma la domanda più importante, neve o non neve, alberi vicini o lontani dalla sede dell’Asl, è un’altra: ciò che è accaduto la settima scorsa è l’eccezione o la regola?
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