L'ANALISI
19 Febbraio 2015 - 10:28
Il dirigente Mario Vescovi
CREMONA - Sospensione per otto giorni dal servizio. Revoca della posizione di dirigente del Settore entrate, con ricollocazione ‘in staff’. Di fatto, un ruolo di livello inferiore, che prevede di rendere conto a un altro dirigente.
Per il ‘pasticciaccio’ della Tari, l’errore nei coefficienti invertiti tra utenze domestiche e utenze non domestiche, che ha portato alcuni esercenti a vedersi recapitare bollettini monstre, fino a da 13-14mila euro, paga per tutti Mario Vescovi, uno dei dirigenti più preparati e apprezzati dell’amministrazione comunale. E’ costato caro a Vescovi l’aver accordato fiducia a persone che non lo hanno ripagato con l’efficienza richiesta in una partita difficile come quella della tassazione, per di più in una fase di transizione tra un assetto e un altro. Mercoledì 18 febbraio il dirigente — che, va chiarito, non ha materialmente commesso l’errore — non ha voluto commentare la decisione che lo riguarda, che sarà ufficializzata nella riunione di giunta fissata per venerdì della prossima settimana. Vescovi si è limitato a dire che è «amareggiato» e che di cose da riferire ne avrebbe più di una, ma non è il momento. Tutto, come detto, ruota intorno all’errore nell’impostazione delle tariffe: un’inversione dei coefficienti mentre si dava svolgimento al nuovo assetto della tassa per i rifiuti varato sotto la giunta Perri.
Dopo le proteste, veementi, e la minaccia si dar seguito a uno sciopero fiscale (si sono mobilitate tutte le associazioni di categoria, a cominciare da quelle che rappresentano ristoratori, particolarmente penalizzati) la vicenda ha tenuto banco a lungo. Dopo mesi di polemiche e un certo ritardo con il quale l’attuale amministrazione ha individuato l’errore, lo scorso dicembre la giunta Galimberti ha deciso la rettifica e la rideterminazione in autotutela delle tariffe Tari, prima approvata in giunta, poi approfondita e votata in commissione bilancio e in consiglio comunale. Con la correzione dell’inversione dei costi attribuiti alle due macrocategorie — 64% alle utenze domestiche e 36% alle utenze non domestiche — si è reso necessario un ricalcolo a conguaglio delle tariffe e un aumento di quella per gli utenti domestici (conguaglio) rispetto alla precedente emissione.
Si tratta dei bollettini che arrivano in queste ore, tra le proteste di molte famiglie con quattro e più componenti, che si vedono aumentare dal quaranta al sessanta per cento l’importo complessivo rispetto alla Tari del 2013. Ridimensionati, invece, i salassi che si sono profilati per molti commercianti. Dopo la ricollocazione in staff di Vescovi, la titolarità del Settore entrate farà capo a un altro dirigente, che sarà individuato a breve. Il suo nome verrà ufficializzato nel corso della riunione di giunta della prossima settimana. L’amministrazione ha fatto sapere che sono in corso valutazioni sull’assetto organizzativo di quel comparto, alla luce delle esigenze emerse nel corso degli ultimi mesi, per rendere la struttura ancora più efficiente.
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