L'ANALISI
04 Febbraio 2015 - 10:38
Esponenti di Casapound escono dalla Procura di Cremona
CREMONA - Nella mattina di mercoledì 4 febbraio, personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione a 16 perquisizioni domiciliari nei confronti di esponenti del centro sociale Dordoni e del movimento politico Casa Pound, nell’ambito del procedimento penale aperto dalla locale Procura della Repubblica per i gravi fatti verificatisi il 18 gennaio dopo la partita Cremonese-Mantova. In quella circostanza, infatti, alle ore 18.30 circa, esponenti del centro Sociale Dordoni e di Casa Pound sono stati coinvolti in una violenta rissa nei pressi del bar Matisse, nella quale ci sono stati feriti: in particolare un attivista del Centro sociale Dordoni di Cremona, Emilio Visigalli, è stato ridotto in fin di vita.
Considerata la gravità degli eventi, fin da subito è stato aperto un fascicolo per il reato di rissa aggravata e per il reato di tentato omicidio da parte della Procura della Repubblica e le indagini affidate alla Polizia di Stato, che - dopo una serie di accertamenti - è riuscita a identificare diverse persone, tra testimoni e compartecipi, presenti in quel momento sul luogo degli scontri dove è accaduto il grave ferimento di Emilio Visigalli.
In mattinata, dunque, il personale del locale ufficio Digos e della Squadra Mobile, coadiuvato da uomini della Questura e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Crema, nonché da personale del Reparto Prevenzione Crimine di Milano e Reggio Emilia, al fine di trovare ulteriori elementi probatori, da aggiungere a quelli già in possesso a carico dei responsabili dei fatti reato del 18 gennaio, ha effettuato le suddette perquisizioni all’interno delle abitazioni degli indagati e di tutti i luoghi di cui questi avessero materiale disponibilità, procedendo al sequestro di materiale informatico, dei cellulari e degli eventuali corpi di reato (caschi, mazze, spranghe eccetera) utilizzati nel corso della rissa e per il ferimento di Visigalli.
Tra i perquisendi vi sono complessivamente dieci esponenti di Casa Pound e cinque del Dordoni, residenti per la maggior parte a Cremona e nella provincia, mentre alcuni di essi sono residenti in altre province limitrofe. Tra i soggetti perquisiti vi sono alcuni degli esponenti di spicco dell’uno e dell’altro fronte, a carico dei quali sono emersi, nel corso dell’indagine, dei pesanti elementi di responsabilità per i cruenti fatti verificatisi in quella serata. Tutti denunciati.
Resta da individuare il responsabile, o i responsabili, del tentato omicidio di Emilio Visigalli.
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