L'ANALISI
27 Gennaio 2015 - 12:35
I 99 Posse
CREMONA - Ma in realtà, non sono stati i 99 Posse a scrivere su Facebook ‘Meno tastiere più bastoni’. Quel post l’ha messo il loro agente, Rosario Dello Iacovo. Se ne prende paternità e responsabilità. Lo spiega e lo chiarisce. Su Facebook, di nuovo. "Siete pronti? Il post «più bastoni meno tastiere» sulla pagina dei 99 Posse l'ho scritto io. Ok, ora potete indignarvi, togliere il mi piace alla pagina, mandarmi a fare in culo, venirmi a cercare in giro per l'Italia o sotto casa mia a Napoli... oppure leggere i motivi che mi hanno spinto a usare parole e toni così provocatori.
Innanzitutto la pancia, ahimè, questa parte del nostro corpo che reagisce d'istinto e non tollera intromissioni. Quando una foto della testa di un corteo autodifeso, con la dicitura «Antifascismo militante», provoca (ben prima degli incidenti) reazioni mille volte più veementi di un tentato omicidio - perché di questo è stato vittima Emilio a Cremona - la pancia non vuole sentire ragioni. Non ci riesce proprio, a entrare nella logica dell'uomo medio, in quel perverso dispositivo che finisce per attribuire un peso agli eventi, non sulla base della loro reale consistenza, ma delle categorie pregiudizievoli con le quali si determina il senso nella nostra società.
Amo la violenza? Mi piace l'idea di un bastone che cali sulla testa di qualcuno, spaccandogliela? Ho una morbosa attrazione per il sangue? No, vi assicuro che detesto tutto questo, per quanto molte volte mi sia dovuto trovare a fare i conti con l'esigenza di difendere me stesso e la mia gente. Negli ultimi anni, sono stato costretto anche a contare i morti. Non ne conoscevo nemmeno uno di persona, ma Auro, Dax, Renato, Nicola, Abba, Samb, Diop, Ciro, erano simbolicamente carne della mia carne, fratelli con i quali ho solo in maniera ideale, ma non per questo meno intensamente, diviso pezzi del mio cammino.
Perciò non accetto equidistanze, ci sono degli aggressori e degli aggrediti, questo vale tanto nel contesto della politica internazionale, vale per i curdi attaccati dall'IS, per i palestinesi segregati da Israele, per gli ebrei, gli omosessuali, i comunisti, gli anarchici, gli zingari, sterminati nei campi di concentramento nazisti. Oggi e non solo da oggi, c'è un neofascismo aggressivo che sta rialzando la testa. Lo abbiamo visto in azione in Grecia con Alba Dorata, in Francia con le squadracce del Fronte Nazionale, ma anche in Italia dove l'estrema destra è stata sdoganata politicamente prima da Berlusconi e oggi da Salvini che sta compattando il ventre più rancido di questo paese>. Si pone un interrogativo e si risponde, Dello Iacovo. Sincero. Onesto con se stesso: Negli occhi l’immagine dell’avvocato Antonioli in bicicletta tra i fumogeni. Pedala nella guerra. Da uomo libero nella città in ostaggio: "A Cremona io non c'ero, ma di Cremona mi resterà negli occhi la foto di un vecchietto che spinge la sua bicicletta nel fumo acre dei lacrimogeni. Quei CS cancerogeni che da Genova 2001 abbiamo imparato a respirare, senza averne mai paura. Mi piace pensare che da giovane sia cresciuto in quelle fumose osterie della bassa, a un passo dal grande fiume. Fra bicchieri di rosso e vecchi partigiani. Un'Italia che sognava di essere molto diversa da quella verghiana della roba e di Padron 'Ntoni".
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