L'ANALISI
CREMONA
25 Gennaio 2015 - 17:13
I black bloc responsabili della guerriglia
CREMONA - Anche la Lega Nord Cremona ha emanato un comunicato stampa a firma della segreteria cittadina: "I gravi episodi di violenza accaduti sabato pomeriggio a Cremona, che hanno devastato e reso impraticabili due delle arterie principali della città, necessitano di una presa d’atto del fallimento di questa amministrazione che non ha saputo o peggio voluto evitare che una manifestazione da loro presentata come pacifica, si trasformasse per la città in una tranquilla giornata di guerriglia. Già nei giorni precedenti, erano chiari gli intenti bellicosi espressi dagli organizzatori del Centro sociale Dordoni. Era poi lampante che le violenze e le distruzioni accadute in altre città sarebbero accadute anche a Cremona: non si doveva organizzare in questi tempi e in questi modi questa marcia, passando vicino alla sede di Casa Pound (chiusa e svuotata). Il sindaco ha successivamente giocato allo scaricabarile scrivendo nel comunicato stampa di sabato che: “…l’autorizzazione di tale manifestazione non rientra giuridicamente tra le competenze del comune di Cremona…”…nessuno ha permesso questo corteo pieno di violenza…” .
In realtà ai sensi dall’articolo 54, c. 4 della legge del 24 luglio 2008 n. 92, “il sindaco, quale ufficiale del Governo adotta con atto motivato provvedimenti anche contingibili e urgenti…al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana…”.
Inoltre, il Sindaco fa parte insieme a Prefetto e Questore e ad altri membri, del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza. Quindi nessuno ha autorizzato questa manifestazione? Ci domandiamo se nelle riunioni per prepararsi al corteo, erano tutti d’accordo sulla necessità di farla con queste modalità a Cremona. Perché il Sindaco, viste le dichiarazioni bellicose dei giorni precedenti, non si è opposto? Come mai ha fatto spostare prima della marcia tutti i cestini della spazzatura che potevano essere usati come arma impropria? Come mai è stato richiesto agli esercenti di togliere tutti i plateatici mobili, tavolini e sedie? Perché la Questura ha suggerito ai negozianti di non aprire il pomeriggio di sabato? In realtà le nostre istituzioni sapevano a cosa andavano incontro la città e i cittadini e forse deliberatamente, non hanno usato i metodi di prevenzione: ad esempio bloccare i treni e i pullman in arrivo da fuori, controllandoli e sequestrando tutto il materiale atto a offendere e denunciando a piede libero i suoi possessori. Fra l’altro erano ben individuabili e riconoscibili i soggetti armati di casco, spranghe e protezioni, celate sotto le bandiere e occultate, ma non troppo, all’interno del camioncino davanti al corteo. E che dire del corteo pacifico che si apre e lascia spazio, coperti dai fumogeni, ai facinorosi? Conniventi o minacciati? Il Pd però ci ha chiarito tutto con un bel comunicato ipocrita che attribuisce le colpe agli altri. Prima il Sindaco deve chiudere i due Centri sociali cittadini Dordoni e Kavarna: se ne vadano in periferia a proprie spese e non intimoriscano più la collettività che fra l’altro paga le loro strutture. E’ opportuno poi che Sindaco, Prefetto e Questore che hanno dimostrato incapacità nel gestire la situazione si dimettano dal loro incarico. Voluta o non voluta, questa situazione denota incompetenza, pressapochismo e ingenuità. Un plauso particolare alle Forze dell’Ordine e soprattutto alla Polizia Municipale: se non avessero mantenuto il sangue freddo e se si fossero opposti con l’uso delle armi, ricordiamo che quella è una caserma, probabilmente ora staremmo a piangere anche qualche ferito o peggio, qualche morto".
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