L'ANALISI
24 Gennaio 2015 - 20:06
La vetrina della Banca Popolare dell'Emilia di via Dante
CREMONA - Si inizia la conta dei danni dopo che la città è stata messa a ferro e fuoco nel pomeriggio di sabato 24 da un centinaio di black bloc giunti, sembra, da Roma e che si sono infiltrati nel corteo antifascista che ha sfilato per le vie della città.
Danni alle vetrine dei negozi posti all'inizio di via Brescia, auto danneggiate o distrutte in viale Trento e Trieste e in via Dante.
Alle 20 di sabato sono ancora inaccessibili le quattro arterie cittadine mentre gli ultimi manifestanti stanno lasciando Cremona a bordo di pullman.
Gruppi di black bloc ancora per Cremona.
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