L'ANALISI
30 Ottobre 2014 - 11:10
L'ex gestore Renzo Mainetti
CREMONA - Era un punto di riferimento per i giovani e non solo: aperitivi di gran classe, birre, panini, ma anche partite in tv e slot machine (solo per maggiorenni).
D’estate tavolini e sedie, e musica in sinergia con altri locali di piazza della Pace, e d’inverno la calda accoglienza del titolare, Renzo Mainetti , e dei suoi familiari, prima di tutti la mamma. Ma da domenica 26 ottobre il Caffè Impero, in attività del 2003, è chiuso. Sbirciando dalle vetrate si vede che ormai non vi è quasi più nulla, resta solo il bancone che a breve verrà smantellato. In questo caso, però, non è soltanto una questione di crisi o di costi, che sta toccando i locali pubblici (recentemente ha chiuso i battenti anche il Negresco, storico locale all’angolo tra via Gramsci e via Capitano del Popolo): è terminato il contratto d’affitto con il proprietario dei muri, in questo caso la società che gestisce l’hotel Impero ed il Continental.
Tra l’altro una recente legge regionale impone ai bar che sono parte di un hotel, anche se aperti al pubblico, di non avere le slot. Che invece sono, al di là del soggettivo aspetto morale, una fonte di reddito per chi le mette. L’Impero, quindi, non può perdere una stella a causa delle slot, ecco perché si è arrivati alla conclusione del contratto. Ed anche mercoledì, giorno di mercato, sono state molte le persone che hanno chiesto informazioni sul bar e sul gestore, che ha sempre partecipato alle iniziative di animazione della ‘movida’ e che è sempre stato all’avanguardia nell’attrezzare il locale, che in caso di partite di calcio nazionali ed internazionali si riempiva di appassionati.
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