L'ANALISI
18 Ottobre 2014 - 10:56
CASTELLEONE — Rilevatori del gas spacciati per obbligatori quando invece non lo sono, e per di più ceduti a prezzi dieci volte superiori al reale valore di mercato. Attenzione ai venditori porta a porta che suonano alla porta per rifilare i propri prodotti: tecnicamente le loro non si possono definire truffe ma, stando a quanto accertato dai carabinieri, si tratta di operazioni border-line, che spesso si spingono al limite della legalità.
Nella caserma di via Sgazzini, nell’ultima settimana, sono già pervenute tre segnalazioni. E guardacaso le persone convinte all’acquisto dei salvavita sono tutte anziane, avvicinate quando si trovavano in casa da sole: altro particolare che induce ad alzare la soglia di guardia. Ad ogni modo, i tre contratti sin qui sottoscritti sono stati annullati su richiesta degli acquirenti, che dopo essersi consultati con i carabinieri hanno approfittato della clausola contrattuale che contempla il diritto di recesso se esercitato entro quindici giorni. In tutti e tre i casi, agli anziani il dispositivo è stato descritto come obbligatorio per legge e, soprattutto, è stato fatto pagare 250 euro, quando invece modelli simili nei supermercati si trovano anche a 30 o 40 euro.
Sono questi gli aspetti che gli uomini dell’Arma vogliono evidenziare, e per farlo lanciano un appello rivolto essenzialmente agli anziani che vivono da soli. In primis devono tenere presente che non esiste alcuna norma che impone l’acquisto dei rilevatori del gas; in seconda battuta, se si ritiene di doverli comprare, è preferibile rivolgersi a un commerciante di fiducia anziché affidarsi a venditori sconosciuti che girano casa per casa. Terzo e ultimo consiglio, attenzione al prezzo: sebbene funzionante, il segnalatore non può certamente costare centinaia di euro anche volendo includere il costo dell’installazione. Infine, come regola generale, mai aprire la porta di casa agli estranei e, se si ha il timore di essere caduti in un raggiro, chiamare immediatamente le forze dell’ordine.
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