L'ANALISI
IL SACERDOTE E' ORIGINARIO DI BOZZOLO
16 Ottobre 2014 - 11:24
Padre Vittorio con i suoi bambini in Sierra Leone
CREMONA - L’Ebola ha colpito anche nel distretto di Koinadugu, in Sierra Leone, dove opera il missionario saveriano padre Vittorio Bongiovanni, originario di Bozzolo e dove martedì 14 ottobre sono stati registrati i primi due decessi. Lo scrive il sito della diocesi cremonese. «Abbiamo l’Ebola in casa – conferma padre Bongiovanni – non avrei mai immaginato che una malattia, l’Ebola, potesse distruggere la vita quotidiana di moltissime persone».
Pesanti le conseguenze: scuole e miniere chiuse, divieto di contatti umani (proibito scambiarsi a Messa il segno di pace), obbligo di lavarsi continuamente le mani (prima di entrare in chiesa con acqua clorinata). E ancora: vietati tutti gli assembramenti di persone (annullate tutte le competizioni sportive, le danze di villaggio, i mercati...), fermato il traffico e parcheggiate auto e moto. Inoltre vi è l’obbligo di portare tutti i forestieri al capo villaggio: potrebbe trattarsi, infatti, di persone scappate da situazioni di Ebola, portatori della malattia.
«Il Presidente della Sierra Leone – racconta padre Bongiovanni – ha dichiarato che siamo in uno stato di emergenza e queste sono un po’ di norme imposte a tutti i cittadini. E ancora il Presidente ha invitato tutti i credenti, cristiani e Musulmani, a pregare perché il Signore intervenga a fermare la diffusione di questa peste».
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