L'ANALISI
27 Agosto 2014 - 10:35
Una mietitrebbia in una foto d'archivio
CAVACURTA — Un agricoltore 56enne di Cavacurta è rimasto vittima di un grave incidente sul lavoro: mentre lavorava in un campo di mais si è quasi amputato una mano, pare nel tentativo di riavviare una mietitrebbia che si era inceppata. E’ stato sottoposto a una lunga e complessa operazione all’ospedale Humanitas di Rozzano: i medici gli hanno ricostruito l’arto ma solo il tempo e lunghe cure potranno dire se l’uomo potrà recuperarne la funzionalità.
L’incidente è avvenuto lunedì 26 agosto a Mirabello, frazione di Senna Lodigiana. Alle 7 l’agricoltore (contoterzista per un’azienda della zona) stava mietendo il mais in un campo. Pare che il macchinario si sia inceppato e forse nel tentativo di ripararlo l’uomo è sceso dal mezzo per far ripartire le lame. Purtroppo un braccio è rimasto incastrato nella macchina e la mano destra è stata praticamente triturata. Le urla lancinanti di dolore hanno dato l’allarme, i soccorsi sono arrivati in pochi minuti. La mano è stata liberata dagli ingranaggi e l’emorragia è stata tamponata, ma i sanitari hanno dovuto lavorare a lungo nel campo prima di poter trasportare il ferito in sicurezza in ospedale.
L’intervento di microchirurgia al quale è stato sottoposto è stato molto lungo (l’uomo è rimasto in sala operatoria 12 ore): è stato necessario ricostruire anche i tendini e per ora non si sa quanto gravi siano effettivamente le conseguenze dell’incidente. Di certo l’uomo dovrà sottoporsi a una lunga riabilitazione per recuperare la funzionalità dell’arto. Le indagini su quanto accaduto sono in mano ai carabinieri di Codogno.
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