L'ANALISI
25 Giugno 2014 - 09:09
Le attuali pensiline dei bus
CREMA - Al palazzo comunale non ricorrono agli eufemismi: «È un progetto ambizioso», ammette Fabio Bergamaschi, l’assessore che l’ha ideato. Ma il terminal dei bus nell’ex scalo merci ferroviario, ossia la dozzina di pensiline in stile terminal della metropolitana di San Donato Milanese (con tanto di parcheggio custodito per le biciclette dei viaggiatori), non è destinato a rimanere nel libro delle buone intenzioni. Per i fondi necessari, tra i 100mila e i 150mila euro, dal palazzo municipale assicurano la «disponibilità» di Autoguidovie, mentre Fs Sistemi Urbani — la società patrimoniale delle Ferrovie dello Stato, proprietaria degli spazi adiacenti la stazione cittadina — sarebbe già pronta a concedere il via libera all’opera.
Il Comune, dal canto suo, si impegna a realizzare il sottopasso ciclopedonale lungo il viale Santa Maria, in grado sia di bypassare la barriera ferroviaria, sia di garantire accessi sotterranei ai binari. Un vero e proprio hub, come lo definiscono gli addetti ai lavori, capace d’integrare il trasporto su gomma con quello su ferro, offrendo un servizio da Terzo millennio alle migliaia di persone — tra pendolari, studenti e utenti occasionali — che ogni giorno giungono in città con i mezzi pubblici. Sul cronoprogramma, però, dagli uffici di piazza Duomo preferiscono non sbilanciarsi, limitandosi a parlare di un «punto di programma del mandato».
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