L'ANALISI
14 Giugno 2014 - 16:54
Una delle piante cadute a Crema
CREMA - La tempesta dopo la quiete. Il temporale che doveva essere un momento di sollievo dopo giorni di afa insopportabile si è trasformato invece in attimi di paura, soprattutto in particolari aree del Cremasco, compresi alcuni quartieri di Crema, in cui il nubifragio si è abbattuto con grande violenza. Più che l’acqua, in realtà, è stato il vento il pericolo numero uno per la sicurezza dei cittadini: le raffiche, fortissime, hanno infatti sradicato alcuni alberi e provocato la caduta di numerosi rami. Decine le chiamate ai vigili del fuoco, che hanno lavorato tutta notte per mettere in sicurezza tutte le situazioni a rischio.
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