L'ANALISI
16 Maggio 2014 - 16:33
CREMA - «Chiediamo che la dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale, Francesca Bianchessi, intervenga per far cessare le discriminazioni verso gli studenti e le famiglie che non pagano il contributo scolastico volontario all’istituto Pacioli».
La richiesta viene dal Collettivo in difesa della scuola pubblica e dal Coordinamento Studentesco ‘Sempre in Lotta’, che si battono per la gratuità della scuola pubblica.
«Dopo la scadenza per il pagamento dei bollettini — spiegano gli obiettori — decine di studenti sono stati convocati nelle segreterie per rispondere alla domanda perché non avevano pagato. A tutti loro sono stati disattivati alcuni servizi: posta Pacioli, le attività di recupero peer education e workshop e altro ancora. Questa logica, stando alle dichiarazioni del preside Giuseppe Strada e del personale di segreteria che tiene il registro dei non paganti, verrà estesa a tutti i servizi scolastici, compresa l’assicurazione obbligatoria».
A questa presa di posizione, il Collettivo e il Coordinamento rispondono citando la circolare del ministero dell’Istruzione riguardante appunto i contributi scolastici. «Si ricorda — afferma il ministero — che qualunque discriminazione ingiustificata a danno degli studenti derivante dal rifiuto di versamento del contributo in questione risulterebbe del tutto illegittima e gravemente lesiva del diritto allo studio dei singoli. Si invitano, pertanto, tutti i dirigenti scolastici ad astenersi da qualunque comportamento volto ad esigere coattivamente il versamento di contributi il cui carattere resta assolutamente volontario».
Il Collettivo d’istituto ha avviato una raccolta firme (sono già un migliaio in pochi giorni) per chiedere il ritiro delle discriminazioni e maggiori fondi alle scuole. E sta proprio in quest’ultima richiesta la soluzione del problema.
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